
I mistici indiani oltre 5.000 anni fa hanno individuato un suono per ogni chakra, questi suoni hanno una vibrazione tale da rimettere in ordine il circuito energetico del chakra interessato, in questa serie di articoli parlerò dei suoni relazionati ad ognuno di essi partiamo dal primo chakra quello della radice, situato alla base della spina dorsale, tra l’ano e i genitali, l’elemento è la terra, il senso l’olfatto, il colore rosso, nero, Muladhara chakra.
Mula significa “radice”, adhara “supporto”: questo chakra dunque, localizzato alla base della colonna vertebrale, è “la terra” (tale è infatti l’elemento cui è collegato) in cui si radica “l’albero della vita” di ciascuno ovvero, come sede di Kundalini, è il centro in cui l’Energia Suprema è “addormentata”, presente soltanto a livello potenziale. La qualità sensibile correlata a Muladhara è l’olfatto. La coppia divina del mantra è Brahma-Savitri. Di quest’ultima la mitologia indù racconta che venne fecondata da Brahma prima della Creazione e che fu dal suo utero che emersero, a partire dalla musica, innumerevoli “figli”, compresa la morte.
Vibriamo il mantra Lam quando non ci sentiamo centrati quando abbiamo bisogno di sentirci protetti e quando necessitiamo di un collegamento con madre Terra, ma anche per equilibrare il senso dell’olfatto per relazionarci alle nostre radici, per ringraziare gli antenati, e per lavorare con le energie più pesanti ripulendole.
Mahan Priti Anna
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