
Quando siamo felici, e quando ci accade la felicità? Molti pensano che la felicità sia una sensazione che è determinata da una serie di cause esterne. Questo non è del tutto falso, ma se il concetto non si amplia si rischia di dipenderà dagli altri per quello che in realtà puoi procurarti e procurare.
Il più grande nemico della felicità è il nostro io vittima, la nostra vittima, si rifiuta di comprendere chi siamo realmente e ci rimanda sempre a quella volta che siamo stati rifiutati, riproponendoci sempre la stessa procedura, l’isolamento. Quella paura che un giorno ci segnò non vuole abbandonarci e ci tiranneggia, per cui siamo costretti a non essere in linea con la vita che invece potrebbe essere una continua meraviglia.
La felicità in questo mondo è spesso un disequilibrio è una rottura è una via parallela a quella che percorriamo di solito è uno sforzo, è una volontà di uscire dagli schemi.
Dunque la felicità ci accade quando siamo grati, e quando comunichiamo questa gratitudine, quando siamo pronti ad ascoltare e a ricevere, e quando non pretendiamo una ricompensa, nei termini esatti in cui l’avevamo prevista.
La felicità è un gesto rivoluzionario, e tutti siamo in grado di produrla per noi e per gli altri! Comincia la rivoluzione
Mahan Priti Anna